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I Betaglucani dell’avena: gli amici del cuore

COSA SONO I BETAGLUCANI?

Con il termine betaglucani ci si riferisce normalmente a una classe di polisaccaridi indigeribili, presenti in alimenti come la crusca, l’avena, i lieviti, i funghi e le alghe.

Localizzati primariamente nella parete cellulare, i betaglucani sono polisaccaridi costituisti da unità di D-Glucosio, unite tra loro attraverso legami Beta 1,3 o Beta 1,4 glicosidici.

Le particolari caratteristiche chimiche conferiscono ai betaglucani una certa flessibilità, ma soprattutto una bassissima digeribilità, responsabile delle proprietà meccaniche espletate al livello intestinale.

A COSA SERVONO I BETAGLUCANI?

Classicamente, i betaglucani sono famosi per le loro proprietà ipocolesterolemizzanti, ipoglicemizzanti e immunomodulatorie.

Raggiungendo inalterati l’ambiente intestinale, i betaglucani eserciterebbero da un lato un’azione chelante nei confronti del glucosio e del colesterolo dietetico, rendendone più scarso l’assorbimento, e dall’altro ne faciliterebbero l’eliminazione attraverso le feci.

Secondo recenti evidenze, inoltre, la frazione di betaglucani digerita nel largo intestino, darebbe origine a glicosidi e oligosaccaridi bioattivi, le cui proprietà biologiche, non ancora del tutto note, giustificherebbero il ruolo immuno modulante di questi nutrienti.

Una volta introdotti nell’organismo, i betaglucani sarebbero capaci di attivare il sistema immunitario in maniera dolce ed equilibrata, stimolando l’attività dei fagociti (una sottoclasse dei globuli bianchi che ha il compito di intrappolare e distruggere sostanze estranee, come funghi, virus, parassiti e batteri).

Non vi sarebbe quindi il rischio di indurre quella risposta immunitaria esagerata alla base di molti fenomeni allergici e malattie autoimmuni.

QUALI BENEFICI HANNO DIMOSTRATO I BETAGLUCANI NEL CORSO DEGLI STUDI?

Diverse sono le evidenze scientifiche relative all’utilità clinica dei betaglucani, soprattutto in ambito nutrizionale e dietoterapico.

Da un’attenta disamina della letteratura, il consumo regolare di betaglucani:

  • Determinerebbe una riduzione delle concentrazioni ematiche di colesterolo di oltre il 10%;
  • Garantirebbe un miglioramento dei rapporti tra colesterolo LDL e colesterolo HDL;
  • Migliorerebbe il profilo glicemico del paziente, rendendo più graduale l’assorbimento degli zuccheri;
  • Migliorerebbe la risposta insulinica al carico di glucosio;
  • Contribuirebbe, in vitro, a potenziare l‘attività dei macrofagi, sostenendo le difese primarie aspecifiche;
  • Aumenterebbe il senso di sazietà in corso di diete ipocaloriche, migliorandone la compliance.

(Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/integratori/beta-glucani.html)

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